lunedì 3 febbraio 2014

Il decluttering "fa male"? Io penso di no

Il decluttering fa male?
Una cosa può fare male nel senso di essere dannosa, ma anche nel senso di essere dolorosa.


Sull'essere dannoso, che dire, io non credo che il decluttering lo sia. Mai.





E se butto/regalo un oggetto e poi dopo anni scopro che mi serviva? Lo devo ricomprare, ed ecco che ho un danno, spendo altri soldi.

Beh, in quel caso...imparerai, la prossima volta, a utilizzare quello che hai e a non farlo diventare un inutile prendipolvere.
E non ti capiterà più, vedrai. Quindi...saranno soldi ben spesi.


E per quanto riguarda il dolore?
Ecco, io credo che il decluttering non debba fare male.
Proprio oggi, su facebook, sull'utilissimo gruppo IO DECLUTTERO è nata una discussione sul buttare via o meno alcuni oggetti carichi di ricordi (nella fattispecie, diari delle superiori ricchi di annotazioni, frasi, pensieri).
C'è chi è assolutamente contrario, perchè "non si buttano via i ricordi" (riassunto mio, impreciso e personale).
C'è chi è a favore.
Io, personalmente, sono a favore.
SE NON FA MALE.
Il decluttering non deve fare male.
Se guardando quell'oggetto provo una sensazione piacevole, se lo tocco, lo guardo, lo sfoglio spesso, se mi fa piacere averlo intorno, se mi accorgo che averlo intorno mi piace, allora no, non va eliminato.
MA se invece non lo guardo non lo tocco non lo sfoglio da mesi, magari da anni, se a volte per sbaglio mi capita di trovarmelo tra i piedi e non ha più un valore per me...allora cosa me lo tengo a fare per casa?
Ho conservato oggetti "affettivi" per anni. E spesso li ho tenuti anche quando ormai non avevano più nulla di affettivo, per me, perchè mi dicevo

chissà magari se li butto poi un giorno mi mancano..e allora cosa faccio?

Ma non è stato così. Una volta che qualcosa diventa talmente passato da non avere più una connotazione, da essere solo un oggetto...perchè mai dovrebbe tornare indietro? perchè dovrebbe diventare nuovamente importante?
E soprattutto...i ricordi ce li ho in testa, e quando qualcosa è ormai uscito dalla mia testa, non sarà una lettera, una cartolina, un souvenir a farmi tornare in mente il sapore di quel momento.
Preferisco liberare spazio e oggetti.

C'è una cosa che è successa davvero da poco. E' morta una persona a me molto vicina, una morte annunciata ma prematura, una morte per cui non ho ancora smesso di piangere.
Pochi giorni fa abbiamo iniziato ad occuparci delle sue cose. Dobbiamo farlo noi, io e mio marito, perchè altre persone coinvolte non ne hanno la forza, al momento.
Lo stiamo facendo. Ci sono vestiti, oggetti, tantissimi oggetti e i vestiti di una vita.
Passano per le mie mani, in alcuni c'è ancora una traccia tenue del suo profumo, c'è l'ultimo pigiama che ha indossato e ci sono le sue cose.
Abbiamo tante foto insieme, e quelle sono lì, conservate per bene e ogni tanto le guardo, quando sono sola e sento che mi manca troppo.
Ma tutto il resto lo sto pian piano impacchettando e dividendo: mercatopoli, frati, parenti e amici che possono dare nuova vita all'oggetto o al maglione o alla cravatta.
Noi terremo una chitarra, che mio marito può suonare e io ascoltare.
Il resto no. Il corpo è stato cremato, gli ho dato l'ultimo bacio due sere prima che morisse e non resta nulla ora della sua fronte.
Ma io me lo ricordo bene, e mi piace che la sua chitarra suoni ancora.
E' decluttering questo? Sì, lo è, PER ME.
E' decluttering liberare quegli oggetti che diventerebbero solo reliquie immobili e che invece possono ancora vivere.
E' doloroso? A modo suo. E' doloroso perchè so che non potrò più baciargli la fronte, o chiacchierare con lui, ma non mi crea dolore abbandonare quei vestiti ormai vuoti.
Altrimenti non lo farei.
Io non credo che il decluttering debba provocare dolore, anzi.
Credo che debba essere fatto come e quando poi fa sentire meglio, fa sentire di avere fatto spazio, di avere ripulito spazio, anche mentale.
E lo spazio non serve necessariamente per riempirlo di altre cose, ma anche per dare il giusto respiro ai pensieri e ai ricordi che sono rimasti, come perle preziose da valorizzare.


sabato 1 febbraio 2014

Dopo il decluttering: cosa faccio degli oggetti "inutili"? Regalo, vendo, butto.

Eccoci qui. E' volata via un'altra settimana, e con lei anche questi oggetti:
- 5 paia di calze (buttate, inutile conservarle per "non si mai come potrei riciclarle" se poi non lo farò MAI)
- super rasoio elettrico con ricariche (regalato, mio marito non lo usa)
- un mucchietto di nastri ormai troppo rovinati per poterli usare.
E anche per questa settimana, il progetto ha funzionato.
Ah, nel frattempo  ho avuto novità da mercatopoli: avevo portato libri (ne parlavo qui) per un prezzo totale (proposto da mercatopoli) di 34 euro, per due mesi, poi verranno scontati a metà prezzo.
Dopo circa un mese mi hanno detto che hanno venduto per 7,50 euro, quindi il mio credito è 3,75 euro. Pochi soldi, certo...ma considerando che io non me ne devo occupare, e che ho trasformato libri che non volevo più nel prezzo di farina + lievito + mozzarella per fare un kg di pizza in casa...beh...sono contenta!!!


Ma ora parliamo di COSA fare DOPO il decluttering.
O meglio, cosa fare di quegli oggetti che non vogliamo più in casa.
Chiarisco: può capitare che nel sistemare e nel fare decluttering saltino fuori oggetti che possono avere nuova vita in casa, e che quindi passano da "inutile" a "utilizzato".
In questo caso non parlerei di decluttering, ma di organizzazione (che è una gran cosa, anche lei!)
Io intendo considerare solo i casi in cui l'oggetto non ha più ragione di stare in casa.
Ecco alcune idee su come muoversi.

Vendere

1) Ebay: ormai lo conosciamo tutti, questo sito. Si crea un account, si fotografa l'oggetto, si descrivono le sue caratteristiche, si fa un prezzo.
- Pro: si guadagna qualcosa.
- Contro: per farsi un nome su ebay ci vuole un po', e poi le spese di spedizione fanno lievitare il prezzo, cosa che può scoraggiare gli acquirenti.
Ci vuole tempo anche per fare foto e inserire annunci, poi per fare il pacco e spedire tutto.
- Sperimentato: sì. Mi porta via molto tempo, considerando anche il tempo in posta per spedire.

2) Ebay annunci: come su ebay, si crea un account, si fotografa l'oggetto e così via.
La differenza è che di solito ci si contatta tra persone residenti in territori vicini. Spesso così si privilegia la consegna a mano.
- Pro: si guadagna qualcosa. Con consegna a mano, niente spese di spedizione, e quindi meno costi per l'acquirente.
- Contro: il tempo per fare foto e annuncio. Il mercato è più piccolo di ebay.
- Sperimentato: sì. Meno impegnativo di ebay, ma con un bacino di utenza più piccolo.

3) Mercatopoli: si cerca il negozio più vicino, si può contattare o portare direttamente gli oggetti (controllare se il negozio NON accetta certi oggetti). Funziona in conto vendita: il negozio tiene l'oggetto per un periodo di tempo e fissa un prezzo. Se vende, a voi daranno il 50% del ricavato (entro un anno dalla vendita). Se non vende, dopo un tot di tempo o riprendete l'oggetto, oppure loro lo danno in beneficenza.
- Pro: si guadagna qualcosa. Una volta portato l'oggetto, non dovete più preoccuparvene.
Contro: si guadagna "solo" il 50% del ricavato, e mercatopoli non vende mai a prezzi alti. - Dovete essere voi a passare dal negozio ogni tanto per sapere se hanno venduto o meno.
- Sperimentato: sì. Al momento sono soddisfatta. So che se avessi venduto su ebay o altro, avrei preso più soldi...ma qui ho fatto zero fatica, e il rapporto "tempo-guadagno" mi è piaciuto.

Regalare

1) Agli amici, ai parenti...
- Pro: l'oggetto viene usato e non sprecato.
- Contro: bisogna pensare a chi darlo, conoscendo bene la persona per essere sicuri che non si offenda.
- Sperimentato: sì. Lo faccio solo in casi "sicuri".

2) Utilizzando facebook. Se avete un account cercate "te lo regalo se vieni a prenderlo", e troverete questi gruppi, declinati per ogni regione italiana.
Si fotografa l'oggetto, e si scrive sul gruppo il proprio "annuncio". A quel punto si può venire contattati da cui vuole l'oggetto.
- Pro: l'oggetto viene usato. Non ci si deve preoccupare del " a chi posso darlo?"
- Contro: serve facebook,e un po' di tempo per stare dietro alla cosa.
- Sperimentato: non ancora, ma mi piace molto l'idea.

3) Caritas, organizzazioni varie, parrocchie etc.
- Pro: come sopra.
- Contro: meglio conoscere l'associazione o le persone a cui si danno gli oggetti, per essere sicuri che vadano dove vi viene detto che andranno.
- Sperimentato: sì, di solito porto personalmente ad associazioni o posti di cui mi fido.


Esistono siti come zerorelativo, o possibilità come gli swap party, ma non le ho indicate, perchè si parla di modi per scambiare oggetti, e quindi di situazioni in cui "dò uno e prendo uno". Modalità ottima per non spendere soldi e non sprecare, ma è comunque diverso dal decluttering e dal liberare spazio.

Ecco, questi sono i modi che io conosco per liberarsi di oggetti vari (ok, c'è il cassonetto, ma per quello non servono grandi spiegazioni).
Se chi mi legge ne ha altri...ben vengano i consigli!!!