E così, prosegue il progettino. Via un oggetto al giorno.
In effetti, ho imparato una cosa: un oggetto al giorno è meglio di un sacco di oggetti ogni tanto.
La prima volta che mi sono avvicinata alla libreria, decisa a sfoltire un po', ho raccolto una decina di libri.
Poi per qualche giorno mi sono fermata, mi sembrava di non avere più libri da dare via.
Mi sembrava che valesse la pena di fare il lavoro solo se avessi trovato almeno 5 -6 libri da mettere da parte...ma il risultato di questo pensiero è stato che mi sono un po' arenata.
Così mi sono imposta di ricominciare pensando davvero a UN SOLO oggetto al GIORNO.
Passando per le stanze, e soprattutto davanti alla libreria, mi sono detta: UNA COSA SOLA, non cercare di svuotare casa.
E gira gira, prendi una cosa oggi e una domani...si aggiungono alla borsa per Mercatopoli:
- 20 libri
- 1 sveglia (a forma di blue jeans, ricevuta in regalo quando ero ancora preadolescente)
E a quella per il cassonetto
- 1 lampada a pile a forma di...non so cosa, e pure rotta.
Quindi, facendo un bilancio,a quasi un terzo del progetto:
nei primi 112 giorni ho:
- messo in vendita*: 42 oggetti
- 34 libri
- 4 capi di vestiario
- 1 paio di scarpe
- 1 sveglia
- 1 peluche
- 1 cd
- regalato: 25 oggetti
- 6 soprammobili
- 9 capi di vestiario
- 6 pezzi di biancheria (asciugamani, lenzuola...)
- 1 servomuto
- 3 stoviglie (pentole, piatti...)
- buttato: 27
- 6 soprammobili
- 5 cd masterizzati
- 3 stoviglie sbeccate
- 1 mascara secchissimo
- 10 paia di scarpe
- 2 imballaggi speciali
Peccato non poter contare nel regalato la marea di posate che ho distribuito in giro (non ne ho mai comprata una, ma ne ho ereditate un sacco da "corredi" altrui!). Ma questo l'ho fatto PRIMA di iniziare ufficialmente il progetto..e quindi ...non vale!TOTALE: 94 oggetti.
Considerando che ho avuto un periodo di "pausa"...non male. Chissà se alla fine dei 12 mesi saranno davvero 365. Forse no, dopotutto non faccio acquisti da mesi e continuo solo a "togliere": prima o poi potrei rimanere solo con le cose che voglio veramente.
O forse no? Dopotutto..sei mesi fa non mi sarei liberata di certe cose. E oggi l'ho fatto.
Forse tra sei mesi qualcosa che oggi mi fa dire "tu resti qui" passerà nel sacco del "vai pure".
Per ora si continua. Piano piano. E la libreria, intanto, resta sempre piena...
* Tutti gli oggetti sono a Mercatopoli, cioè FUORI da casa mia (gran cosa!). Ciò che non sarà venduto verrà regalato ad associazioni.
sabato 29 marzo 2014
domenica 16 marzo 2014
Un oggetto al giorno...decluttering scarpe
Nelle ultime settimane, tra il riposo forzato post intervento e altri problemi, il mio progetto "un oggetto al giorno" è andato al rallentatore.
Non è stato solo per questo, però: il progetto comincia a dare frutti, e inizia a non essere più così facile trovare l'oggetto da declutterare.
E' una bella sensazione, quella di avere sempre più spazio in casa, sempre meno roba inutile.
Una delle poche zone che non avevo ancora affrontato era la zona scarpe.
Non ne compro tante, mi dicevo, non ne avrò tante.
E invece.
E invece in più di 30 anni di vita, le scarpe si accumulano. Perchè magari non sono ancora da buttare, no? Dopotutto le ho pagate, giusto? E se un giorno le voglio mettere, poi?
E così, diciamo che in 20 anni circa di acquisti, quasi tutte le scarpe comprate sono poi rimaste lì, usate o meno.
Sono andata a frugare, con in testa 2 concetti molto semplici:
1) ho solo 2 piedi, non mi servono certo 10-20 paia di scarpe;
2) ormai porto solo scarpe da tennis o decolletè dal tacco medio basso rigorosamente nero o beige, tutto il resto non mi serve.
Bene, armata di queste due semplici certezze ecco che se ne sono andate:
-3 paia di "zeppe" di quelle di stoffa e corda, di quando avevo 15-16 anni, di una scomodità pazzesca,
- 1 paio di sandali ROSA acceso dal tacco almeno 10: cosa diamine mi ha mai spinto a comprarle? Una crisi di idiozia?
- 2 paia di vecchie scarpe da tennis ormai sfondate che usavo per andare nel campo.
- 1 paio di stivaletti a tronchetto o come si chiamano, che andavano di moda quando ero ragazzina e che sono sempre stati orrendi.
- 4 terrificanti paia di sandali che avevo comprato al mercato 10-15 anni fa...avevo 20 anni e credevo che qualsiasi orrendo mucchietto di plastica fosse una scarpa.
Le scarpe sfonde via, pattume, idem le zeppe, le altre vedremo se le vuole mercatopoli.
Ora il ripiano dove teniamo le scarpe è decisamente più organizzato.
Sono rimaste:
- 2 paia di stivali
- 2 paia di decolletè nere (un paio però è quasi in fin di vita...prossimo giro di decluttering mi sa che non la scampa...)
- 2 paia di scarpe da ginnastica nere
- 1 paio di decolletè beige.
Alla fine mi sa che ha più scarpe mio marito di me. Anche per lui urge buttare almeno la roba deforme e ormai sfonda.
E così, il bilancio delle ultime settimane di decluttering è:
- 11 paia di scarpe
- un paio di vecchi imballaggi che tenevo se mai avessi dovuto spedire roba fragile (e quando mai?)
Ora che sto meglio voglio fare un secondo giro nella libreria. So che potrò liberarmi di altro.
Non è stato solo per questo, però: il progetto comincia a dare frutti, e inizia a non essere più così facile trovare l'oggetto da declutterare.
E' una bella sensazione, quella di avere sempre più spazio in casa, sempre meno roba inutile.
Una delle poche zone che non avevo ancora affrontato era la zona scarpe.
Non ne compro tante, mi dicevo, non ne avrò tante.
E invece.
E invece in più di 30 anni di vita, le scarpe si accumulano. Perchè magari non sono ancora da buttare, no? Dopotutto le ho pagate, giusto? E se un giorno le voglio mettere, poi?
E così, diciamo che in 20 anni circa di acquisti, quasi tutte le scarpe comprate sono poi rimaste lì, usate o meno.
Sono andata a frugare, con in testa 2 concetti molto semplici:
1) ho solo 2 piedi, non mi servono certo 10-20 paia di scarpe;
2) ormai porto solo scarpe da tennis o decolletè dal tacco medio basso rigorosamente nero o beige, tutto il resto non mi serve.
Bene, armata di queste due semplici certezze ecco che se ne sono andate:
-3 paia di "zeppe" di quelle di stoffa e corda, di quando avevo 15-16 anni, di una scomodità pazzesca,
- 1 paio di sandali ROSA acceso dal tacco almeno 10: cosa diamine mi ha mai spinto a comprarle? Una crisi di idiozia?
- 2 paia di vecchie scarpe da tennis ormai sfondate che usavo per andare nel campo.
- 1 paio di stivaletti a tronchetto o come si chiamano, che andavano di moda quando ero ragazzina e che sono sempre stati orrendi.
- 4 terrificanti paia di sandali che avevo comprato al mercato 10-15 anni fa...avevo 20 anni e credevo che qualsiasi orrendo mucchietto di plastica fosse una scarpa.
Le scarpe sfonde via, pattume, idem le zeppe, le altre vedremo se le vuole mercatopoli.
Ora il ripiano dove teniamo le scarpe è decisamente più organizzato.
Sono rimaste:
- 2 paia di stivali
- 2 paia di decolletè nere (un paio però è quasi in fin di vita...prossimo giro di decluttering mi sa che non la scampa...)
- 2 paia di scarpe da ginnastica nere
- 1 paio di decolletè beige.
Alla fine mi sa che ha più scarpe mio marito di me. Anche per lui urge buttare almeno la roba deforme e ormai sfonda.
E così, il bilancio delle ultime settimane di decluttering è:
- 11 paia di scarpe
- un paio di vecchi imballaggi che tenevo se mai avessi dovuto spedire roba fragile (e quando mai?)
Ora che sto meglio voglio fare un secondo giro nella libreria. So che potrò liberarmi di altro.
venerdì 7 marzo 2014
Risparmiare ...utilizzando (saponette da hotel, campioni di creme e profumi...)
In questi ultimi mesi le mie spese mediche sono vertiginosamente aumentate, e così ho avuto più bisogno e più tempo (sapete quanto può durare l'attesa che un medico ti riceva?) per cercare piccoli trucchi per risparmiare.
E mi sono definitivamente convinta di una cosa:
E allora cosa si fa...se ne comprano altri.
Uno spreco insensato.
Ho poi una scatolina a parte per campioni di shampoo, balsamo e maschere per capelli.
La cosa importante è USARE le cose che avete.
Il risultato è ottimo, e almeno triplice:
E mi sono definitivamente convinta di una cosa:
PER RISPARMIARE, MEGLIO UTILIZZARE
Spesso facciamo scorta di prodotti, di oggetti, di mille cose che "un giorno potrebbero servire", che teniamo da parte "per l'occasione giusta".
Poi cosa succede?
Succede che l'occasione giusta non è mai abbastanza giusta, succede che a forza di tenere da parte le cose le dimentichiamo.
Succede che l'occasione giusta non è mai abbastanza giusta, succede che a forza di tenere da parte le cose le dimentichiamo.
Succede anche che scadano.
Non sto parlando di cibo (anche se il discorso è decisamente valido anche in questo senso), ma di cosmetici, vestiti, profumi, candele e così via.
Non sto parlando di cibo (anche se il discorso è decisamente valido anche in questo senso), ma di cosmetici, vestiti, profumi, candele e così via.
Le creme per il viso, per il corpo, per le mani NON hanno vita eterna.
I profumi prima o poi deperiscono, perdono il loro bouquet e diventano alcool e basta.
Le candele profumate stessa cosa, i vestiti passano di moda o diventano piccoli, rovinati e quant'altro.
E allora cosa si fa...se ne comprano altri.
Uno spreco insensato.
Anche perchè a forza di comprare e mettere da parte ci troviamo sommersi da oggetti.
Molto molto meglio organizzare quello che si ha e iniziare a utilizzarlo.
Prima di tutto, una bella operazione di decluttering ci sta bene: eliminare ciò che ormai è inutilizzabile (creme per il viso ormai fossili, profumi che ormai sono solo boccette piene di liquido, candele mummificate).
Poi...organizziamo le nostre SCORTE.
Io ho fatto così: ho preso una vecchia scatola di latta che aveva contenuto tisane, divisa in 8 scomparti, e ho messo tuuuuutti tutti i miei campioncini.
- 2 scomparti per le creme per il viso (sono quelle più abbondanti)
- 1 per profumini (flaconicini, miniature, cartoline profumate)
- 1 per creme "varie": creme all'aloe per scottature, gel di aloe, gel all'arnica, gel per dolori muscolari
- 1 per detergenti viso
- 1 per creme corpo profumose
- 1 per creme corpo anticellulite, idrantanti etc.
- 1 per bagnoschiuma
Ho poi una scatolina a parte per campioni di shampoo, balsamo e maschere per capelli.
Prima di organizzare tutto in questo modo NON TROVAVO MAI NIENTE, e finiva che non usavo niente.
Anche perchè spesso i campioncini più "succosi" quasi mi dispiaceva usarli, a causa di pensieri sbagliati come "questo profumo è troppo buono per usarlo per andar a lavorare", "questa super cremina devo usarla per un'occasione importante" e così via.
Basta.
Ho sistemato tutto per bene e ora li utilizzo regolarmente.
Questo mi permette
1- di risparmiare un sacco: da mesi non compro creme, detergenti, profumi
2- di non accumulare prodotti su prodotti.
Il mio bagno ora è molto più ordinato, e soprattutto sto utilizzando tutti i prodotti che mi sono stati regalati, che ho ricevuto da siti internet o che mi hanno dato da provare in profumeria, farmacia, erboristeria etc.
Un altro oggettino simpatico che tutti abbiamo in casa ma quasi nessuno usa sono le SAPONETTE degli ALBERGHI.
Scagli la prima pietra chi non ha in qualche cassetto almeno un paio di saponette da hotel.
Ecco.
Solo che spesso finiscono da qualche parte a prendere polvere e non servono a nulla.
Un primo e basilare utilizzo è: al posto della saponetta normale.
Lo so, sembra la scoperta dell'acqua calda, ma una mia piccola indagine tra familiari e amici mi fa pensare che non lo sia.
Lo so, sembra la scoperta dell'acqua calda, ma una mia piccola indagine tra familiari e amici mi fa pensare che non lo sia.
Moltissime persone non utilizzano questi saponi, li "tengono perchè non si sa mai."
Ma a cosa dovrebbe servire un sapone se non a lavarsi?
Certo, sono saponette piccoline, non durano tanto.
E che problema c'è? Quando una è finita, la si sostituisce con un'altra.
Sono andata alla ricerca di tutte le saponette che avevo raccolto in anni di viaggetti.
Ho preso un barattolo e le ho raccolte tutte lì. Saranno una trentina.
E così ho cominciato a utilizzarle al posto della normale saponetta.
Finchè non sono finite, niente acquisti al supermercato.
Se proprio non vi va di rinunciare alla bella saponetta grande, potete sempre metterli in mezzo alla biancheria nei cassetti per profumarla (se sono un po' profumati, ovviamente), o potete utilizzarli nel bagno degli ospiti, se lo avete.
Finchè non sono finite, niente acquisti al supermercato.
Se proprio non vi va di rinunciare alla bella saponetta grande, potete sempre metterli in mezzo alla biancheria nei cassetti per profumarla (se sono un po' profumati, ovviamente), o potete utilizzarli nel bagno degli ospiti, se lo avete.
La cosa importante è USARE le cose che avete.
Non aspettate l'occasione perfetta per usare quel profumo che vi piace.
Non importa se è un campione piccolo: se vi piace moltissimo una volta finito potrete sempre compralo, basta segnarsi che profumo è.
Non importa se è un campione piccolo: se vi piace moltissimo una volta finito potrete sempre compralo, basta segnarsi che profumo è.
Utilizzate i campioni di creme, o regalateli a chi li usa (decluttering decluttering!!!).
Utilizzate quell'enorme flacone di crema corpo che tenete da parte per quando avrete davvero tempo di coccolarvi.
Trovate il tempo. Non ci vuole un'ora per spalmarsi un po' di crema idratante.
Trovate il tempo. Non ci vuole un'ora per spalmarsi un po' di crema idratante.
Il risultato è ottimo, e almeno triplice:
- risparmio: molti meno acquisti
- decluttering: meno roba in giro
- ecologia: meno sprechi.
Esistono anche utilizzi alternativi: es. una crema può essere utilizzata per lucidare scarpe e altre cose, un sapone può esser usato (da chi è capace) per farne sapone liquido, ma anche senza sforzarci tanto possiamo già fare molto.
USARE. NON SPRECARE. NON ACCUMULARE PER POI BUTTARE.
USARE. NON SPRECARE. NON ACCUMULARE PER POI BUTTARE.
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