Oggi ho (s)venduto quasi 50 libri. Quarantanove, in realtà, per la precisione.
In cambio ho ricevuto 50 euro.
Ho svenduto, certo, erano quasi tutti volumi praticamentei intonsi, cartonati, con la loro bella sovracopertina.
Chi
li ha comprati li passa a un amico che ha una bancarella non so dove,
che li vende a peso o a poco, non ho capito e non è, in realtà, cosa che
mi riguardi.
Io ho:
- liberato spazio
- guadagnato 50 euro
Due cose molto positive, entrambe.
Perchè
quei libri erano lì a impolverarsi, in attesa che qualcuno li
comprasse, per quanto a prezzo già basso non riuscivo a darli via, o ci
sarebbero voluti altri mesi e mesi.
E 50 euro non mi fanno schifo, no, che io con 50 euro ci pago la spesa, o almeno quei 4-5 pacchi di pannolini, per esempio.
Qualcuno
mi ha detto "ah ma li hai svenduti, ah ma poi lui se li rivende...", e
so anche che c'è chi mi direbbe "perchè invece non li hai regalati,
allora".
Che dire, sul fatto che li ho svenduti, lo so.
Ma tenerli lì ammucchiati sullo scaffale non è che fosse proprio questa
idea geniale, no?
Sul fatto che chi li ha presi li rivenda....e
allora? Sono SUOI, ora. Può farci quello che vuole, una scultura
astratta, una donazione alla biblioteca, un mercatino.
Quando un
oggetto se ne va da casa nostra, perchè venduto, regalato, abbandonato
vicino a un cassonetto, non è più nostro. Non ci riguarda più quello che
ne faranno gli altri, è loro diritto usarlo come vogliono, e darlo ad
altri, se vogliono.
Non è un bambino, non è un animale domestico: il libro è un oggetto, chi lo possiede ne farà l'uso che vuole.
Avrei potuto regalare questi libri? Penso di sì, ma non l'ho fatto.
Sono una specie di Scrooge de noartri? Mah, no, non mi sento così.
Ho regalato tante cose, ne ho "lasciate" in giro altre che sono sparite in pochi minuti.
Ma quando posso, vendo. Perchè 50 euro mi fanno comodo, e dico sul serio.
Ho in mente, da qualche mese, l'ambizioso progetto di sostituire le mie scarpe con un altro paio, per esempio.
Sì,
porto per tutto l'anno lo stesso paio di scarpe, usando calzini
sottilissimi d'estate, di caldo cotone ora e di lana e pile l'inverno.
Ormai però queste scarpe si stanno usurando, e vorrei sostituirle.
E
visto che le scarpe che prenderò saranno LE scarpe...non credo che
potrò trovarle proprio a buon mercato, e almeno un centinaio di euro
passeranno da me al negoziante. Anche perchè ho in mente un paio di
modelli che mi interessano, materiali buoni, scarpe resistenti e
comode...devo solo provarle per bene e vedere quali calzano meglio. E in
entrambi i casi, il prezzo è poco più di 100 euro. Che non è affatto
poco.
I 50 euro guadagnati coi libri rientrano nel progetto "la scarpa".
Sono
soldi "extra", che non vanno a pesare sul bilancio familiare, e saranno
investiti così. E non mi sento in colpa ad aver svenduto libri che non
amavo, che avevo in gran parte "ereditato" (da mia mamma, da gente che
non li voleva più e li dava a lei), che erano regali sgraditi, libri per
me INUTILI.
Se riuscirò a trasformarli in scarpe (con l'aggiunta di
qualche altro piccolo extra, se mi pagano gli articoli...), per quanto
mi riguarda quei libri avranno svolto egregiamente la loro funzione
nella mia vita.