Ok, ho mentito.
In realtà partirò subito dal modo più brutale e violento in cui ci si può liberare di un libro.
Buttarlo.
E' possibile. Non è una cosa così terribile. E io amo i libri.
Ma i libri sono anche oggetti. E un oggetto rotto, inservibile, orripilante...si può buttare.
Certo, è un'azione estrema. E un amante dei libri (o un'amante, come me), non ama questa soluzione.
Ma in certi casi...è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
Almeno che lo si faccia per bene: carta nella carta. Vale a dire, carta, copertina cartacea, fascette sempre cartacee...tutto nell'apposita raccolta differenziata.
Ecco. E anche il lato brutale è stato affrontato e si può andare oltre.
A cose più piacevoli.
Prendiamo un libro. Che non ci piace. Che non ci serve più. Che non abbiamo nessun motivo per tenere.
Un libro che vogliamo far uscire da casa nostra.
Cosa possiamo fare?
Dipende da un po' di cose:
- quanto tempo vogliamo dedicare alla faccenda
- quanto ci interessa provare a tirar su qualche soldo
- quanto ci interessa la destinazione del libro
- quanto vogliamo sbarazzarcene in fretta.
Si apre un ventaglio di possibilità.
Alcune solo le stesse che si hanno per altri oggetti:
Regalare/donare
1) Ad amici, parenti, colleghi...
- Pro: possiamo scegliere a chi dare il nostro libro
- Contro: bisogna pensare a chi darlo
- Sperimentato: sì. Lo faccio solo in casi "sicuri". Primo, amo i miei libri e se li regalo spero siano apprezzati, secondo, non voglio intasare le case altrui con cose che non vogliono.
2) Utilizzando facebook. Es. i gruppi "te lo regalo se
vieni a prenderlo",ce ne sono per ogni
regione.
- Pro: il libro va a chi lo vuole. Non ci si deve preoccupare del " a chi posso darlo?"
- Contro: serve facebook,e un po' di tempo per stare dietro alla cosa.
- Sperimentato: no.
3) Biblioteche
- Pro: come sopra.
- Contro: le biblioteche non sempre accettano libri (ne hanno altre copie etc.)
- Sperimentato: sì, non sempre va a buon fine e richiede tempo.
4) Zone di "liberazione libri" o bookcrossing.
Si lascia il libro nell'apposita zona (scaffali, panchine, angoli vari).
- Pro: si lascia il libro alla comunità
- Contro:
- Sperimentato: sì, in un supermercato che frequento c'è una zona "libri gratis".
Regalare/donare ci permette di liberarci dei libri relativamente in fretta (dipende dai casi).
Ma siccome la crisi si fa sentire eccome, io, che sono una brutta persona venale e materialista, spesso preferisco provare a...
Vendere
1) Ebay: funzionamento solito. Ci si iscrive, si fotografa il libro, si descrive in che stato è, si fa il prezzo.
- Pro: si guadagna qualcosa.
- Contro: per farsi un nome su ebay ci vuole un po', le spese di
spedizione alzanoil prezzo, cosa che può scoraggiare gli
acquirenti.
Ci vuole tempo. Su ebay non tante persone cercano libri.
- Sperimentato: sì. Porta via troppo tempo, per me. Non credo che lo userò ancora.
2) Ebay annunci: come su ebay, account, foto e così via.
Più facile che si possa consegnare a mano.
- Pro: si guadagna qualcosa. Con consegna a mano, niente spese di spedizione, e quindi meno costi per l'acquirente.
- Contro: il tempo per fare foto e annuncio. Il mercato è più piccolo di ebay. I libri non sono tra gli oggetti più cercati.
- Sperimentato: sì. Meno impegnativo di ebay, ma con un bacino di utenza più piccolo.
3) Mercatopoli: si
cerca il negozio più vicino,si portano i libri.
Loro guardano se li vogliono o no. Se li prendono, funziona in conto vendita: il negozio tiene l'oggetto per un periodo di
tempo e fissa un prezzo. Se vende, a voi daranno il 50% del ricavato
(entro un anno dalla vendita). Se non vende, dopo un tot di tempo o
riprendete l'oggetto, oppure loro lo danno in beneficenza.
- Pro: si guadagna qualcosa. Una volta portato l'oggetto, non dovete più preoccuparvene.
-Contro: si guadagna "solo" il 50% del ricavato, e mercatopoli non vende
mai a prezzi alti.(Diciamo che un libro cartonato lo vendono sui 6-7 euro, se in ottimo stato, quindi a voi ne vengono 3-4).
Dovete essere voi a passare dal negozio ogni tanto
per sapere se hanno venduto o meno.
- Sperimentato: sì. Al momento sono soddisfatta. Non guadagno cifre incredibili, ma il tempo investito è minimo e comunque mi piace che qualcuno si prenda i miei libri, anche spendendo poco!
E ora...le new entries:
4)Librerie libraccio / Libraccio.it : Libraccio è una catena enorme di librerie dell'usato. E' possibile presentarsi in negozio per far valutare i propri libri o utilizzare la versione online (vedi link).
Io parlo solo della versione online.
Dunque. Una prima analisi la fate da soli, aprendo il link vedrete una pagina in cui inserire il codice isbn del vostro libro.
Libraccio.it vi dirà subito se potete vendere lì e quanto vi daranno.
Potete essere pagati con:
- buono acquisti su libraccio.it
- bonifico bancario (tolti 1,90 euro di spese)
- paypal (tolti 0,90 euro) .
Create una lista vendita, di almeno 15 euro, e vi manderanno le istruzioni per spedire.
Al conto finale vanno tolti altri 3,90 euro per la spedizione.
-Pro: sapete subito se vogliono o no i libri. Spedire è piuttosto facile. Sapete subito quanto guadagnate.
- Contro: dovete contattare SDA per spedire e accordarvi col corriere, può essere un po' complessa la questione "orario del ritiro". Libraccio.it si riserva di valutare i libri che vi ha "comprato" e se qualche libro non va bene, NON viene restituito. Dovete spedire entro 5 giorni dalla vendita, se no rischiate che non vi paghino. (tutto comunque è meglio spiegato nelle loro FAQ). pagano pochetto, per i libri. Pochetto sul serio.
- Sperimentato: sì.
Che dire? Cosa buona: hanno pagato subito, su paypal. Cose cattive: mi hanno rifiutato 3 libri, stranamente i più "cari" che prima mi avevano accettato. Ovviamente non mi hanno dato spiegazioni del rifiuto e non me li restituiranno, il che mi fa domandare...ma non è che se li rivendono senza dirmi nulla? E' chiaro, è il rischio in questi casi...però insomma...non è una mossa tanto tanto seria, secondo me...Anche perchè i miei libri erano in ottimo stato.
5)Comproevendolibri.it: un sito gratuito, ci si registra e si inseriscono i propri libri da vendere.
- Pro: è gratis, gli annunci non scadono (mi pare). Vedi anche i libri cercati da altri utenti.
- Contro: ci vuole tempo per mettere gli annunci, e ci si deve poi accordare col compratore per spedizione e tutto.
- Sperimentato: ho messo un paio di annunci. Per ora nessun riscontro.
Per il momento, queste sono le strategie che sto usando per far uscire di casa i libri declutterati.
Il mio modus operandi standard segue alcuni passaggi, finchè il libro non se ne va in qualche modo:
- dare un occhio su comproevendolibri.it per vedere se qualcuno cerca il libro che ho
- verificare se libraccio.it lo vuole e quanto lo paga
- portare a mercatopoli
- inserire su comproevendolibri.it e su ebayannunci
- donare alla biblioteca
- donare a zone di bookcrossing o libri gratis.
Come avevo già detto, sono una brutta persona venale, e quindi parto sempre dalla vendita.
Per il momento procedendo in questo modo mi trovo bene. ma se ci sono suggerimenti, li accetto con giubilo!
martedì 6 maggio 2014
lunedì 5 maggio 2014
Del regalare, vendere e (udite udite) buttare libri
I libri sono sempre stati il mio tesoro. E così negli anni ne ho accumulati parecchi. Comprati, regalati, trovati, ereditati.
Un sacco di libri.
Quando ho sentito l'esigenza di fare davvero decluttering nella mia casa e nella mia vita, i libri non li ho neanche considerati.
Non si regalano/vendono libri. Figurati se si possono buttare.
Avrei riso in faccia a chi me l'avesse anche solo ventilato. O forse l'avrei schiaffeggiato.
E invece. Invece man mano che la mia casa cambia, man mano che le mie consapevolezze cambiano...ecco che anche i libri, amati, adorati, conservati, diventano qualcosa che si può toccare. Che si può considerare ANCHE un oggetto.
I libri hanno sempre un grande valore per me. Anche affettivo. E questa è la loro forza, ma anche il loro veleno.
Un libro che non amo, un libro che ricorda qualcuno che non va ricordato, un libro che ricorda un passato che mi è stato strappato...un libro così è un libro che non rileggo.
E' un libro che mi spia dalla libreria, è un libro che mi fa distogliere lo sguardo e che non mi permette di dimenticare.
Me ne sono accorta sistemando vecchi regali. Libri con dedica.
Oh, che cosa carina, la dedica...sì sì, magari a volte, ma altre volte trovi la grafia di qualcuno che hai espluso dalla tua vita. Per fare un esempio. E che ti ha pure regalato un libro che non ha nulla a che fare con i tuoi gusti.
E' stato sfogliando uno di quei libri che mi sono detta: ecco, anche lui entra nel club di "via da casa mia".
E così è cominciato il mio decluttering dei libri.
Ne ho ancora tanti, e tanti, e tanti. Ma se ne stanno andando, piano piano, quelli che non voglio più.
Non è una rivoluzione, è più un lavorio costante dentro di me.
Cose che fino a sei mesi fa mi tenevano prigioniera, legata a loro, ora sono state portate via. Sono state vendute, regalate. Persino buttate.
Eh sì, alcuni libri li ho buttati. Erano rovinati, distrutti...e francamente brutti. Non avrei trovato nessuno di sensato a cui darli.
E' stato liberatorio.
E so che continuerà ad esserlo. Man mano che procedo, si riduce la quantità di libri che sono in dubbio, e inizio ad avere scaffali in cui tutto è lì per il motivo giusto.
O forse è solo il pensiero di questo mese. Magari tra 5 o 6 avrò scavato ancora in me e tra i miei libri, e ne avrò tolti altri.
Ma perchè, quando si fa decluttering, spesso i libri restano magicamente fuori dal turbine?
Un motivo sensato per conservare un libro è "lo tengo perchè lo amo, voglio leggerlo o rileggerlo", o anche "lo tengo perchè lo uso/consulto spesso".
Bene. Ma anche noi grandi lettori e grandi amanti dei libri, non conserviamo libri solo per questi motivi.
Eccone alcuni altri per cui continuiamo a tenere libri di cui potremmo serenamente liberarci:
Se davvero vogliamo fare spazio, se davvero vogliamo tenere solo cose che amiamo, che usiamo, che ci piacciono, allora superiamo questi ostacoli.
Facciamoci qualche domanda:
- Ho letto questo libro? Se sì, penso di rileggerlo? Se no, penso di farlo in tempi brevi?
Questa è una domanda semplice e basilare.
Ma potrebbe non essere sufficiente. Perchè potrei rispondermi, autoboicottandomi, "ah non so magari un giorno lo rileggo...chissà..."
Allora chiediamoci, per esempio:
- questo libro è facile da reperire? Nella biblioteca cittadina, per esempio. O online. Molti classici lo sono.
- questo libro lo tengo perchè regalato da qualcuno? Ahah, e quindi? Tenerlo perchè ci sentiamo in colpa a liberarci di un regalo insensato è...insensato.
- questo libro è aggiornato? (nel caso di enciclopedie e manuali). Posso trovare più facilmente altrove le stesse informazioni?
- se dovessi traslocare a breve, vorrei davvero impacchettarlo, trasportarlo (magari pagare trasportatori per scatole e scatole di libri) e poi disfare lo scatolone e risistemarlo?
- se perdessi/mi rubassero questo libro...lo ricomprerei?
Ecco. Chiediamocelo e rispondiamo sinceramente.
Sinceramente.
E poi, prendiamo coraggio.
E agiamo. (E su questo...al più presto le mie mirabolanti avventure con Libraccio.it)
Un sacco di libri.
Quando ho sentito l'esigenza di fare davvero decluttering nella mia casa e nella mia vita, i libri non li ho neanche considerati.
Non si regalano/vendono libri. Figurati se si possono buttare.
Avrei riso in faccia a chi me l'avesse anche solo ventilato. O forse l'avrei schiaffeggiato.
E invece. Invece man mano che la mia casa cambia, man mano che le mie consapevolezze cambiano...ecco che anche i libri, amati, adorati, conservati, diventano qualcosa che si può toccare. Che si può considerare ANCHE un oggetto.
I libri hanno sempre un grande valore per me. Anche affettivo. E questa è la loro forza, ma anche il loro veleno.
Un libro che non amo, un libro che ricorda qualcuno che non va ricordato, un libro che ricorda un passato che mi è stato strappato...un libro così è un libro che non rileggo.
E' un libro che mi spia dalla libreria, è un libro che mi fa distogliere lo sguardo e che non mi permette di dimenticare.
Me ne sono accorta sistemando vecchi regali. Libri con dedica.
Oh, che cosa carina, la dedica...sì sì, magari a volte, ma altre volte trovi la grafia di qualcuno che hai espluso dalla tua vita. Per fare un esempio. E che ti ha pure regalato un libro che non ha nulla a che fare con i tuoi gusti.
E' stato sfogliando uno di quei libri che mi sono detta: ecco, anche lui entra nel club di "via da casa mia".
E così è cominciato il mio decluttering dei libri.
Ne ho ancora tanti, e tanti, e tanti. Ma se ne stanno andando, piano piano, quelli che non voglio più.
Non è una rivoluzione, è più un lavorio costante dentro di me.
Cose che fino a sei mesi fa mi tenevano prigioniera, legata a loro, ora sono state portate via. Sono state vendute, regalate. Persino buttate.
Eh sì, alcuni libri li ho buttati. Erano rovinati, distrutti...e francamente brutti. Non avrei trovato nessuno di sensato a cui darli.
E' stato liberatorio.
E so che continuerà ad esserlo. Man mano che procedo, si riduce la quantità di libri che sono in dubbio, e inizio ad avere scaffali in cui tutto è lì per il motivo giusto.
O forse è solo il pensiero di questo mese. Magari tra 5 o 6 avrò scavato ancora in me e tra i miei libri, e ne avrò tolti altri.
Ma perchè, quando si fa decluttering, spesso i libri restano magicamente fuori dal turbine?
Un motivo sensato per conservare un libro è "lo tengo perchè lo amo, voglio leggerlo o rileggerlo", o anche "lo tengo perchè lo uso/consulto spesso".
Bene. Ma anche noi grandi lettori e grandi amanti dei libri, non conserviamo libri solo per questi motivi.
Eccone alcuni altri per cui continuiamo a tenere libri di cui potremmo serenamente liberarci:
- Sentimentalismo. C'è qualche legame affettivo con il libro, e non sempre un legame positivo. Mi ricorda com'ero, mi ricorda una scelta ormai cambiata, mi ricorda questo e quello.
- Costo. L'ho pagato...se lo rivendo o addirittura lo dò via gratis, avrò perso soldi.
- Faceva parte di un set, di una collana e così via. Eh sì, esistono anche i collezionisti.
- E 'stato un regalo. E se ora lo metto via, cosa penserà chi mi l'ha regalato vent'anni fa, se mai passerà da casa mia e deciderà di passare al setaccio la mia libreria?
- Averlo in casa fa figo. Ok, ora non è più vero come in passato, ma anche i libri possono essere uno status symbol.
Se davvero vogliamo fare spazio, se davvero vogliamo tenere solo cose che amiamo, che usiamo, che ci piacciono, allora superiamo questi ostacoli.
Facciamoci qualche domanda:
- Ho letto questo libro? Se sì, penso di rileggerlo? Se no, penso di farlo in tempi brevi?
Questa è una domanda semplice e basilare.
Ma potrebbe non essere sufficiente. Perchè potrei rispondermi, autoboicottandomi, "ah non so magari un giorno lo rileggo...chissà..."
Allora chiediamoci, per esempio:
- questo libro è facile da reperire? Nella biblioteca cittadina, per esempio. O online. Molti classici lo sono.
- questo libro lo tengo perchè regalato da qualcuno? Ahah, e quindi? Tenerlo perchè ci sentiamo in colpa a liberarci di un regalo insensato è...insensato.
- questo libro è aggiornato? (nel caso di enciclopedie e manuali). Posso trovare più facilmente altrove le stesse informazioni?
- se dovessi traslocare a breve, vorrei davvero impacchettarlo, trasportarlo (magari pagare trasportatori per scatole e scatole di libri) e poi disfare lo scatolone e risistemarlo?
- se perdessi/mi rubassero questo libro...lo ricomprerei?
Ecco. Chiediamocelo e rispondiamo sinceramente.
Sinceramente.
E poi, prendiamo coraggio.
E agiamo. (E su questo...al più presto le mie mirabolanti avventure con Libraccio.it)
venerdì 2 maggio 2014
Libri e non solo. Gli oggetti che escono di casa e la rendono migliore
E' davvero stupefacente vedere quante cose pian piano se ne possono andare.
Ormai siamo circa a metà del mio progetto annuale.
Eh sì, è passato altro tempo. Siamo a maggio e io ho cominciato a dicembre.
Siamo quindi al giorno 146.
Cosa si è aggiunto alla mia lista di oggetti declutterati?:
- messo in vendita*: 25 oggetti
- 24 libri
- 1 peluche
- regalato: 21 oggetti
- 1 libro
- 20 capi di vestiario
- buttato: 3 oggetti
- 1 crema mani scaduta da anni e quasi finita
- 1 thermos che non "teneva"
- 1 lenzuolo piccolo, macchiato e liso
E' sconvolgente. Davvero. Perchè ero sinceramente convinta di avere già tolto dall'armadio tutto quanto era inutile conservare. Ed ero ancora più convinta che i miei amati, amatissimi libri...beh, ormai fossero ridotti all'essenziale.
Declutterare i libri.
I libri.
I libri?!?!
Eh sì. I libri.
I libri sono la mia ultima frontiera.
Perchè i libri sono speciali, perchè i libri sono amori, perchè i libri non sono oggetti.
EH?! Aspetta.
I libri NON sono oggetti?!?!?! Ah no?
Sono fatti di carta, colla e inchiostro. Occupano spazio. Necessitano di essere spolverati, sistemati.
SONO oggetti.
Oggetti "speciali", per me. Saranno sempre speciali.
Ma ora che ho capito che in realtà anche loro sono oggetti, che anche dei libri posso liberarmi se non li amo più, o se non li ho mai amati, sto meglio.
E la mia libreria comincia a respirare.
Pochi giorni fa ho contattato il Libraccio.it per vendere libri (questo meriterà un post a parte).
E non libri qualsiasi.
I libri universitari della mia prima laurea. La laurea che ho amato, che ho scelto, che ho studiato allo sfinimento e che porto nel cuore.
Sono lì' da oltre 10 anni. ERANO lì da oltre 10 anni.
Ora devo solo perfezionare la vendita, e un enorme scaffale della mialibreria vita si vuoterà.
Certo, è spazio libero. Ma è anche altro.
E' consapevolezza che quel tempo è finito. Che la vita poi mi ha portato altrove. Ad altre scelte.
Che quei testi non li userò più, non io.
E ora, a non averli davanti, ma già impilati nello scatolone, mi accorgo di quanto mi addolorava, ogni giorno, averli lì. Averli davanti, a ricordarmi quello che ero una volta.
A ricordami che ho dovuto fare scelte non facili.
Scelte che ormai sono consolidate, che ora sono parte del quotidiano.
A che scopo allora costringermi ogni giorno a ricordare quel passato? I bei ricordi ce li ho lo stesso. E ora mi sento davvero meglio.
Riassumendo, dopo questo primo conteggio, siamo a:
- messo in vendita*: 67 oggetti
- 58 libri
- 4 capi di vestiario
- 1 paio di scarpe
- 1 sveglia
- 2 peluche
- 1 cd
- regalato: 46 oggetti
- 6 soprammobili
- 29 capi di vestiario
- 6 pezzi di biancheria (asciugamani, lenzuola...)
- 1 servomuto
- 3 stoviglie (pentole, piatti...)
- 1 libro
- buttato: 30 oggetti
- 6 soprammobili
- 5 cd masterizzati
- 3 stoviglie sbeccate
- 2 cosmetici
- 10 paia di scarpe
- 2 imballaggi speciali
- 1 thermos
- 1 lenzuolo
Totale: 143 oggetti.
Ancora non ho raggiunto l'obiettivo "un oggetto al giorno", ma insomma..ci stiamo avvicinando. E comunque sia...143 oggetti, in 146 giorni? Se vedeste quanto è piccola casa mia vi chiedereste, come me...ma dove diavolo era, tutta questa roba???
...to be continued!
Ormai siamo circa a metà del mio progetto annuale.
Eh sì, è passato altro tempo. Siamo a maggio e io ho cominciato a dicembre.
Siamo quindi al giorno 146.
Cosa si è aggiunto alla mia lista di oggetti declutterati?:
- messo in vendita*: 25 oggetti
- 24 libri
- 1 peluche
- regalato: 21 oggetti
- 1 libro
- 20 capi di vestiario
- buttato: 3 oggetti
- 1 crema mani scaduta da anni e quasi finita
- 1 thermos che non "teneva"
- 1 lenzuolo piccolo, macchiato e liso
E' sconvolgente. Davvero. Perchè ero sinceramente convinta di avere già tolto dall'armadio tutto quanto era inutile conservare. Ed ero ancora più convinta che i miei amati, amatissimi libri...beh, ormai fossero ridotti all'essenziale.
Declutterare i libri.
I libri.
I libri?!?!
Eh sì. I libri.
I libri sono la mia ultima frontiera.
Perchè i libri sono speciali, perchè i libri sono amori, perchè i libri non sono oggetti.
EH?! Aspetta.
I libri NON sono oggetti?!?!?! Ah no?
Sono fatti di carta, colla e inchiostro. Occupano spazio. Necessitano di essere spolverati, sistemati.
SONO oggetti.
Oggetti "speciali", per me. Saranno sempre speciali.
Ma ora che ho capito che in realtà anche loro sono oggetti, che anche dei libri posso liberarmi se non li amo più, o se non li ho mai amati, sto meglio.
E la mia libreria comincia a respirare.
Pochi giorni fa ho contattato il Libraccio.it per vendere libri (questo meriterà un post a parte).
E non libri qualsiasi.
I libri universitari della mia prima laurea. La laurea che ho amato, che ho scelto, che ho studiato allo sfinimento e che porto nel cuore.
Sono lì' da oltre 10 anni. ERANO lì da oltre 10 anni.
Ora devo solo perfezionare la vendita, e un enorme scaffale della mia
Certo, è spazio libero. Ma è anche altro.
E' consapevolezza che quel tempo è finito. Che la vita poi mi ha portato altrove. Ad altre scelte.
Che quei testi non li userò più, non io.
E ora, a non averli davanti, ma già impilati nello scatolone, mi accorgo di quanto mi addolorava, ogni giorno, averli lì. Averli davanti, a ricordarmi quello che ero una volta.
A ricordami che ho dovuto fare scelte non facili.
Scelte che ormai sono consolidate, che ora sono parte del quotidiano.
A che scopo allora costringermi ogni giorno a ricordare quel passato? I bei ricordi ce li ho lo stesso. E ora mi sento davvero meglio.
Riassumendo, dopo questo primo conteggio, siamo a:
- messo in vendita*: 67 oggetti
- 58 libri
- 4 capi di vestiario
- 1 paio di scarpe
- 1 sveglia
- 2 peluche
- 1 cd
- regalato: 46 oggetti
- 6 soprammobili
- 29 capi di vestiario
- 6 pezzi di biancheria (asciugamani, lenzuola...)
- 1 servomuto
- 3 stoviglie (pentole, piatti...)
- 1 libro
- buttato: 30 oggetti
- 6 soprammobili
- 5 cd masterizzati
- 3 stoviglie sbeccate
- 2 cosmetici
- 10 paia di scarpe
- 2 imballaggi speciali
- 1 thermos
- 1 lenzuolo
Totale: 143 oggetti.
Ancora non ho raggiunto l'obiettivo "un oggetto al giorno", ma insomma..ci stiamo avvicinando. E comunque sia...143 oggetti, in 146 giorni? Se vedeste quanto è piccola casa mia vi chiedereste, come me...ma dove diavolo era, tutta questa roba???
...to be continued!
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