venerdì 2 maggio 2014

Libri e non solo. Gli oggetti che escono di casa e la rendono migliore

E' davvero stupefacente vedere quante cose pian piano se ne possono andare.
Ormai siamo circa a metà del mio progetto annuale.
Eh sì, è passato altro tempo. Siamo a maggio e io ho cominciato a dicembre.
Siamo quindi al giorno 146.

Cosa si è aggiunto alla mia lista di oggetti declutterati?:
- messo in vendita*: 25 oggetti
- 24 libri
- 1 peluche

 
- regalato: 21  oggetti
- 1 libro
-  20 capi di vestiario

 - buttato:  3 oggetti
-  1 crema mani scaduta da anni e quasi finita
- 1 thermos che non "teneva"
- 1 lenzuolo piccolo, macchiato e liso


E' sconvolgente. Davvero. Perchè ero sinceramente convinta di avere già tolto dall'armadio tutto quanto era inutile conservare. Ed ero ancora più convinta che i miei amati, amatissimi libri...beh, ormai fossero ridotti all'essenziale.

Declutterare i libri.
I libri.
I libri?!?!
Eh sì. I libri.
I libri sono la mia ultima frontiera.
Perchè i libri sono speciali, perchè i libri sono amori, perchè i libri non sono oggetti.
EH?! Aspetta.
I libri NON sono oggetti?!?!?! Ah no?
Sono fatti di carta, colla e inchiostro. Occupano spazio. Necessitano di essere spolverati, sistemati.
SONO oggetti.
Oggetti "speciali", per me. Saranno sempre speciali.
Ma ora che ho capito che in realtà anche loro sono oggetti, che anche dei libri posso liberarmi se non li amo più, o se non li ho mai amati, sto meglio.
E la mia libreria comincia a respirare.
Pochi giorni fa ho contattato il Libraccio.it per vendere libri (questo meriterà un post a parte).
E non libri qualsiasi.
I libri universitari della mia prima laurea. La laurea che ho amato, che ho scelto, che ho studiato allo sfinimento e che porto nel cuore.
Sono lì' da oltre 10 anni. ERANO lì da oltre 10 anni.
Ora devo solo perfezionare la vendita, e un enorme scaffale della mia libreria vita si vuoterà.
Certo, è spazio libero. Ma è anche altro.
E' consapevolezza che quel tempo è finito. Che la vita poi mi ha portato altrove. Ad altre scelte.
Che quei testi non li userò più, non io.
E ora, a non averli davanti, ma già impilati nello scatolone, mi accorgo di quanto mi addolorava, ogni giorno, averli lì. Averli davanti, a ricordarmi quello che ero una volta.
A ricordami che ho dovuto fare scelte non facili.
Scelte che ormai sono consolidate, che ora sono parte del quotidiano.
A che scopo allora costringermi ogni giorno a ricordare quel passato? I bei ricordi ce li ho lo stesso. E ora mi sento davvero meglio. 

Riassumendo, dopo questo primo conteggio, siamo a:

 - messo in vendita*: 67  oggetti
- 58 libri
- 4 capi di vestiario
- 1 paio di scarpe
- 1 sveglia
- 2 peluche
- 1 cd

- regalato:  46 oggetti
- 6 soprammobili
- 29 capi di vestiario
- 6 pezzi di biancheria (asciugamani, lenzuola...)
- 1 servomuto
- 3 stoviglie (pentole, piatti...)
- 1 libro

 - buttato: 30 oggetti
- 6 soprammobili
- 5 cd masterizzati
- 3 stoviglie sbeccate
- 2 cosmetici
- 10 paia di scarpe
- 2 imballaggi speciali
- 1 thermos
- 1 lenzuolo


Totale: 143 oggetti.
Ancora non ho raggiunto l'obiettivo "un oggetto al giorno", ma insomma..ci stiamo avvicinando. E comunque sia...143 oggetti, in 146 giorni? Se vedeste quanto è piccola casa mia vi chiedereste, come me...ma dove diavolo era, tutta questa roba???

...to be continued!

1 commento:

  1. Brava! Sai che anche per me i libri sono difficili da lasciar andare. Ma mi hanno spiegato che i libri ci tengono ancorati al passato, mentre noi vogliamo guardare avanti e lasciar arrivare esperienze nuove. Ciao!

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