Ormai il decluttering fa parte di me, come una droga...non ne posso più fare a meno.
Non che casa mia sia diventata un monastero zen, abbondano sempre i libri ( su quelli credo che non riuscirò mai a fare un grande decluttering), ma per il resto...calano gli oggetti inutili, quelli doppi, quelli "che li tengo lì perchè non si sa mai", quelli che "non me ne faccio una fava ma sono un regalo".
Cala tutto.
Piano piano, mica tutto insieme.
Ma di sicuro aiutano, questi giorni festivi in primavera.
Più luce, aria tiepida, finestre aperte: ecco che mi torna l'energia per rimettermi, veramente, a fare pulizia.
Ho scoperto, nel mio peraltro non enorme armadio, una quantità di maglioncini non più usati da tempo immemore, un paio di pantaloni con ancora attaccata l'etichetta, due minigonne che adoravo ma che ora non fanno più per me.
Poi è stata la volta della zona "biancheria per la casa": qui va detto però che mia suocera e mia zia condividono l'insana passione per gli asciugamani di ogni colore e dimensione. E puntualmente me ne regalano, anche perchè entrambe li prendono con i famosi punti del supermercato.
Così frugando tra i ripiani ho scoperto di avere veramente una quantità oscena di asciugamani grandi e piccoli, alcuni ancora nella loro confezione di cellophane.
Basta.
Il primo passo è stato ribadire, cortesemente ma questa volta con viva fermezza, a entrambe le mie spacciatrici di spugna, che NON NE VOGLIO ALTri!!!
Poi ho agito. (E sotto si capirà come).
Ultima, la no-fly zone in fondo alla libreria, che è diventata ultimamente il buco nero in cui finiscono tutti gli oggetti abbastanza piccoli da starci.
Da ragazzina amavo i peluche, da adulta mi piacciono ancora, ma sono dei mostruosi raccoglipolvere, e così ne ho ammontichiati lì una decina e più. Insieme a libri che non leggerei neanche morta, oggettini assurdi, candele dalle strane forme scatoline, e quant'altro.
Ed ecco...l'azione.
Siccome buttare le cose mi fa arrabbiare, quando non sono rotte o ormai inservibili, mi sono decisa e ho radunato davanti a me tutta la famiglia di oggetti che volevo sfrattare.
E siccome, pur non essendo una tipa natalizia, mi trovo ogni anno a dove affrontare qualche regalo da fare...ho messo in pratica quello che dicevo.
Ho iniziato a impacchettare.
Non so se li userò per Natale, alcuni oggetti pensavo di regalarli e basta, senza occasione precisa.
Ma ora li ho impacchettati (ovviamente ho un cassetto di casa dedicato solo alla raccolta di nastri e carta da regalo da pacchetti ricevuti in passato) e sono pronti.
Ora il buco nero della libreria è diventato l'angolo raccogli regali, ognuno col suo destinatario. E pian piano li smaltisco.
Il risultato della mia sortita di questi giorni (che vedrà il sequel Decluttering pesante 2: La cucina, direi il prossimo week end) è stato:
- scarponcini vecchi, vestiti vecchi vari: sacco per i frati
- maglioncini e magliette: alcune a mia madre, altre impacchettate e date ad un paio di signore polacche di mia conoscenza, che hanno gradito
- coppie di asciugamani (grande+ospite) ancora impacchettati, ottenuti dai supermercati vari:r a un amico che vive solo da poco e deve fare scorta di biancheria (quasi quasi lo affido a mia suocera)
- asciugamani ormai consumatissimi e lisi: gattile e canile
- candeline varie: impacchettate e catalogate per fare mini regalino a collega amante candele, e da aggiungere a piccoli regali per amiche
- peluches: impachettati e pronti per figli vari di amiche, nipoti di marito, e bambini vari
Devo proprio dirlo, ora mi sento meglio!!!
Quando avrò finito con cucina e bagno credo che avrò altri oggetti da regalare!
Nessun commento:
Posta un commento